Il fungo orecchio d'argento per l'Autunno
Alimenti in dietetica stagionale
10/30/20252 min leggere


In dietetica cinese, la categoria dei funghi viene spesso utilizzata per gestire l’umidità interna, soprattutto quella causata da un malfunzionamento della Milza.
Questa condizione si manifesta, ad esempio, con diarrea, feci molli, gonfiore addominale e una perdita di tono corporeo.
In questi casi, il sapore insipido tipico dei funghi ha un’azione specifica: drenare l’umidità.
Come analogia, potremmo dire che:
le verdure compatte e amidacee risuonano con l’energia della Terra,
quelle a stelo sottile e foglia strette, come il sedano, risuonano con il Legno,
mentre i funghi, che crescono nel fresco e nell’umido del bosco, sono in risonanza con l’energia del Rene.
Tuttavia, nel caso del fungo tremella — il protagonista di oggi — osserviamo una relazione diretta con il Polmone.
Parliamo infatti del fungo tremella, conosciuto anche come:
fungo bianco,
orecchio d’argento,
oppure fungo della neve.
Si presenta come una piccola nuvoletta essiccata ed è facilmente reperibile nei negozi di alimenti orientali.
Tradizionalmente viene utilizzato nel congee degli Otto Tesori, un piatto a base di riso molto cotto e arricchito con ingredienti come erbe, fiori, frutti, radici e funghi, selezionati in base all’obiettivo terapeutico.
Dal punto di vista energetico, il fungo tremella è:
di natura termica neutra,
ha un sapore dolce e insipido,
e agisce sui meridiani di Polmone, Stomaco e Rene.
Dal punto di vista occidentale, contiene proteine, grassi, fibre grezze, vitamina B, enzimi e amminoacidi.
Essendo un alimento che agisce sul Polmone, è particolarmente utile in autunno.
Viene impiegato durante le convalescenze, per nutrire e ripristinare i liquidi corporei, soprattutto quando si presentano:
tosse secca, anche notturna e stizzosa,
debolezza polmonare,
tosse cronica accompagnata da oppressione toracica.
Ma il suo effetto benefico si estende anche allo Stomaco, spesso soggetto a bruciore, secchezza o sete intensa dovuta a deficit di Yin.
In questi casi, l’orecchio d’argento è utile per:
ridurre la secchezza della bocca,
alleviare la sete,
e favorire il transito intestinale, contrastando la stitichezza.
Anche se per noi occidentali può sembrare insolito, il fungo orecchio d’argento viene spesso usato nei dessert.
Un abbinamento classico è quello con la papaya, un frutto tropicale dolce e neutro che, secondo la medicina cinese, serve a:
nutrire i liquidi,
umidificare,
muovere il sangue,
e dissolvere i catarri.
È utilissima in caso di sete e stitichezza.
Ecco la ricetta per la zuppa dolce di fungo orecchio d’argento e papaya
ngredienti
500 g di papaya
150 g di fungo della neve (Tremella)
100 g di zucchero di roccia
5 giuggiole
5 g di bacche di goji
1500 ml di acqua
Istruzioni
Pulisci accuratamente il fungo della neve. Usa delle forbici per tagliare la base giallastra e dividilo in piccoli pezzi.
Sbuccia la papaya, rimuovi i semi e tagliala a pezzi.
Versa 1500 ml (6,3 tazze) di acqua in una pentola, aggiungi il fungo della neve, porta a ebollizione a fuoco alto, poi abbassa la fiamma e lascia sobbollire per 40 minuti. Mescola di tanto in tanto per evitare che si attacchi.
Aggiungi la papaya, lo zucchero di roccia e le giuggiole, e continua a sobbollire a fuoco basso per altri 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungi le bacche di goji e fai sobbollire per un altro minuto. Il dolce è pronto per essere servito.
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